Un’indagine condotta dall’ISS rivela che circa un milione e centocinquantamila giovani sono a rischio di sviluppare dipendenze.
In Italia, ci sono oltre un milione e 150mila adolescenti che potrebbero sviluppare una dipendenza da cibo, mentre quasi 500mila potrebbero essere a rischio di dipendenza da videogiochi. Inoltre, quasi 100mila adolescenti presentano caratteristiche compatibili con la presenza di una dipendenza da Social Media.
Il fenomeno dell’isolamento sociale, noto come Hikikomori nella sua manifestazione clinica estrema, è anche diffuso tra gli adolescenti italiani, con l’1,8% degli studenti delle scuole medie e l’1,6% di quelli delle scuole superiori che ne soffrono.
Ciò che rende il problema ancora più preoccupante è che i giovani a rischio sono anche quelli che maggiormente dichiarano di avere difficoltà a parlare con i propri genitori di cose che li preoccupano. Questo fa sì che il problema non venga sempre riconosciuto e affrontato tempestivamente.
La dipendenza da cibo è una problematica sempre più diffusa tra gli adolescenti italiani, con molti che cercano conforto e soddisfazione attraverso il cibo. Questo comportamento può portare a problemi di salute a lungo termine, come l’obesità, il diabete e le malattie cardiache.
La dipendenza da videogiochi è un altro problema crescente tra gli adolescenti. Molti giovani trascorrono molte ore al giorno giocando ai videogiochi, spesso trascurando gli impegni scolastici e le relazioni sociali.
In sintesi, la dipendenza da cibo, videogiochi e Social Media, insieme all’isolamento sociale, sono problemi crescenti tra gli adolescenti italiani.
È importante che i genitori e i professionisti della salute mentale siano consapevoli di questi problemi e lavorino insieme per prevenirli e affrontarli tempestivamente. È anche importante che i genitori creino un ambiente sicuro e aperto in cui i loro figli possano parlare di cose che li preoccupano senza sentirsi giudicati o puniti.
